Le castagne sono un alimento molto interessante e spesso sottovalutato, sono inoltre un alimento difficilmente trattato e quindi in generale rispecchiano gli standard della frutta biologica.
La composizione chimica di una castagna comprende:
- 50% di acqua;
- 40% di carboidrati, amido e fibre naturali;
- vitamine: A, B1, B2, B3, B5, B6, B9, B12, C, D;
- diversi aminoacidi tra cui: acido aspartico, l’ acido glutammico, arginina, alanina..
- una buona percentuale di sali minerali e in particolare di potassio, fosforo, magnesio, calcio e ferro.
Le castagne possiedono molte proprietà benefiche per il nostro organismo, sono un aiuto importante per giovani in via di sviluppo, ma anche per gli adulti sempre stanchi e per gli anziani che necessitano di qualche energia in più: le castagne infatti, grazie al loro ricco contenuto, nutrono e rigenerano i muscoli e le cellule nervose.
Le castagne sono molto digeribili se sono ben cotte. Pur essendo simili a cereali come orzo o frumento a livello nutrizionale, le castagne non contengono glutine e quindi sono adatte anche ai celiaci o tutti quelli che hanno ne sono ipersensibili.
Per il loro contenuto o di ferro, sono consigliate per gli anemici.
Sono un ottimo ricostituente per chi soffre di raffreddore, influenze, stanchezza cronica, mancanza di concentrazione dovuta a stress.
Grazie al loro contenuto di fibre le castagne sono ottime per il riequilibrio della flora batterica e per la motilità del tratto intestinale.
Nella tradizione popolare la castagna è stata utilizzata per molto tempo in rimedi terapeutici molto diffusi. Nel Medioevo si utilizzavano le castagne per combattere emicrania e gotta. L’acqua di lessatura delle foglie e delle bucce delle castagne veniva consigliata a chi soffriva di dolori cardiaci.
A chi soffriva di problemi alla milza si suggerivano le caldarroste, mentre le castagne lessate venivano somministrate ai malati di fegato. Con l’aggiunta di liquirizia e felce dolce le castagne diventavano un rimedio per chi soffriva di disturbi di stomaco.
La farina di castagne veniva utilizzata in caso di flusso mestruale abbondante, per i dolori renali in gravidanza e per prevenire il rischio di aborto. In caso di tosse la castagna veniva utilizzata per il suo effetto espettorante e antispasmodico.
Castagne in cucina
Per quanto riguarda gli usi delle castagne in cucina, innanzitutto dobbiamo nominare le caldarroste, che tradizionalmente vengono preparate grazie ad un caminetto a legna o ad una brace ma sono buonissime anche dal forno.
Castagne al forno:
La cottura al forno è molto semplice, non dovete fare altro che fare un taglio verticale sulle castagne, accendere il forno e lasciarle cuocere per venti minuti girandole un paio di volte.
Le castagne lessate sono le mie preferite e possono essere mangiate da sole oppure possono entrare a far parte di numerose ricette dolci e salate, ecco a voi a ricetta:
INGREDIENTI:
un chilo di castagne
un pizzico di sale
quattro foglie di alloro
quattro chiodi di garofano
PROCEDIMENTO:
Incidere le castagne con un coltello e metteterle in una pentola, coprire con acqua fredda e metteterle sul fuoco. Cuocerle per quaranta minuti circa. I tempi di cottura dipendono dalla grandezza delle castagne. Una volta cotte è meglio lasciarle in acqua per farle raffreddare così saranno ancora più morbide e facili da sbucciare.
Con le castagne lessate si può preparare una purea utile per farcire le verdure ripiene. Sia la farina di castagne che le castagne lessate sono ingredienti utili per la preparazione di torte e biscotti.
Infatti, dalle castagne essiccate si ricava la farina di castagne, che viene utilizzata per la preparazione del tradizionale castagnaccio, da arricchire con uvetta e pinoli.
Con le castagne si possono preparare delle ottime zuppe. Ad esempio, potrete arrostire le castagne e poi cuocerle in un brodo di verdure erbe aromatiche insieme ai vostri ortaggi preferiti.
Prestissimo pubblicherò qualche ricettina 😉